INTERVISTA a Giorgia Saolini

Pubblicato il 31 marzo 2023 alle ore 00:00

“Mi avevano rapita”.

Così inizia Vestigia Amoris, paranormal romance di Giorgia Saolini, libro con grafiche stupende e una storia d’amore travolgente. Ringrazio ancora Giorgia e chi sta dietro il “Paper&Popcorn Blog” per avermi dato la possibilità di fare questa intervista e di cimentarmi nella lettura di questo libro. Vi lascio quindi alla lettura di questa bellissima intervista (quinta tappa del blog tour dell’autrice) augurandovi di mettere il prima possibile le mani su “Vestigia Amoris”!

Link al libro

1. Quando e perché hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere intorno ai 14/15 anni, quindi 6/7 anni fa, all'inizio erano delle semplici fanfiction lasciate a prendere polvere nei quaderni o su Wattpad, poi nel 2018 ho finalmente messo nero su bianco la prima bozza di Vestigia Amoris dopo aver avuto Clary, Luci e tutto il resto che giravano nella mia mente da troppo tempo.

2. Prima di scrivere, leggevi? Se sì, hai un libro preferito?

Leggo da praticamente sempre quindi la mia risposta non può che essere affermativa, per quanto riguarda il libro preferito non credo di riuscire a nominarne solo uno. Inoltre, la risposta sarebbe estremamente variabile, più leggo, più scopro storie nuove e più le mie classifiche mentali cambiano.

3. Hai qualcuno che ti ha ispirato a diventare scrittrice?

Non è una risposta facile, ho iniziato a scrivere per sfogare le emozioni in un modo tutto mio ma posso dire con certezza che se le mie nonne non mi avessero trasmesso la passione per i libri io non avrei mai scritto nulla.

4. Da dove è nata l’idea per il tuo libro?

Mi piace pensare che sia nata ad Oxford, in viaggio studio, perché lì ho cominciato a scriverla ma le idee, i personaggi, le ambientazioni sono venute pian piano, a volte stimolate da eventi o emozioni, a volte nate completamente dal nulla, magari durante una chiacchierata o una lezione (ho imparato che le lezioni sono dei momenti proficui per immaginare :))

5. “Vestigia Amoris” avrà un sequel o un prequel?

Un sequel sicuramente ma sarà Autoconclusivo come questo. Diciamo che non era in programma ma che non ero pronta a lasciare questo mondo.

6. “Vestigia Amoris” è stato pubblicato da una casa editrice o lo hai pubblicato in

self?

In self, l'idea di avere tutto sotto controllo, per me che sono una vera e propria maniaca, era troppo allettante.

7. Quali sono i pregi/difetti della tua esperienza di pubblicazione?

Solo pregi al momento, come dicevo nella domanda prima, mi piace avere tutto sotto controllo e poter muovermi direttamente senza dover passare per terzi quindi posso dire che questa prima esperienza è andata meravigliosamente.

8. Ti senti particolarmente in sintonia con qualcuno dei tuoi personaggi?

Perché?

La risposta più facile è Clary, è talmente simile a me che o la odiavo o vi andavo d'accordo :)

Il secondo personaggio è David, lui è il mio preferito per tante ragioni. Fidatevi che quando lui e Luci sono nella stessa stanza c'è da preparare i popcorn

9. Qual è stata l’ispirazione per la creazione dei gironi infernali così diversi da

quelli danteschi?

Paradossalmente proprio Dante, Dante e la mitologia classica. Ho solamente preso i gironi danteschi e tolto dall'equazione la forma a imbuto dell'Inferno per sostituire con quella più "pianeggiante" degli Inferi 

10. Hai mai pensato che ciò che scrivevi era “orribile” e non valeva la pena

venisse pubblicato? Quando?

Praticamente sempre, ancora lo penso in parte e mi stupisco quando arrivano le recensioni buone. Non fraintendermi, sono fiera di aver pubblicato ma farlo significa anche mettersi in gioco. Pubblicare su Wattpad era diverso, nessuno mi conosceva e la mia storia era solo una in mezzo al calderone di storie che la piattaforma ospita, pubblicare non sulle piattaforme è anche uno sforzo emotivo che altrimenti non facevo ma a posteriori posso dire che questa esperienza mi è servita più di quanto pensassi.

11. Qual è stata la parte più complessa da scrivere?

La parte finale decisamente. Dovevo tirare le fila e, per forza di cose, far del male ad alcuni dei miei personaggi. Mi piangeva il cuore. E poi, quando era arrivato il momento di scrivere l'epilogo non volevo farlo, significava concludere un viaggio che ancora non ero pronta a chiudere.

12. Hai consigli per aspiranti scrittori?

Non so se sono la persona più adatta a dare consigli ma quel che mi sento di dire è: se siete sicuri della vostra storia, andate avanti, prima o poi si vedranno i risultati.

13. Cosa diresti alla te alle prime armi con la scrittura?

Le darei una bella pacca sulla spalla, le mostrerei la mia cartella delle idee e le direi "non è ancora finita, ci sono altri mondi e altre storie che ti aspettano".

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